La Banca centrale turca ha tagliato il tasso di interesse di riferimento per il terzo mese consecutivo. Questa volta il taglio è stato addirittura di 150 punti base, dal 12% al 10,5%. Le attese erano per una riduzione di 100 punti base. La borsa di Istanbul non ne ha risentito e oggi ha chiuso in rialzo dello 0,5% mentre la lira turca ha toccato i minimi di tutti i tempi a 18,615 per dollaro. Nell'ultimo anno la lira ha preso il 50% nei confronti del biglietto verde.
Le banche centrali di tutto il mondo in genere alzano i tassi di interesse per combattere l'inflazione, che a settembre è salita all'83,4%, ma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è convinto che tassi di interesse più bassi alla fine porteranno a una riduzione dell'inflazione. L'obiettivo è indebolire la lira per sostenere le esportazioni e aumentare la base manifatturiera del Paese. La scorsa settimana il ministro delle Finanze turco, Nureddin Nebati, ha dichiarato in un'intervista a Washington che il governo è determinato a trasformare la Turchia in un hub manifatturiero. I normali cittadini turchi, però stanno abbandonando la lira per accumulare dollari, oro e addirittura criptovalute.